Fase 1/2 – Nel frattempo
“La fortuna è quando l’opportunità incontra la preparazione”
Il mondo è fermo, in pausa. Cosí sembra. A guardare meglio, la flora e la fauna si stanno riprendendo i loro spazi. Ovunque, su internet e fuori dalle nostre finestre, possiamo assistere allo spettacolo di una natura che, piano piano, riprende i suoi spazi: l’aria sembra migliorare, ed anche il tempo ha un sapore diverso. É reale, naturale. Mentre guardiamo questo spettacolo, è difficile restare in disparte. Viene voglia di prenderne parte, di ripartire, di ricominciare. Ma come? In cuor nostro tutti vogliamo ricominciare in armonia con la natura, e tutti ci auguriamo che qualcosa cambi in meglio. Siamo coscienti che non sia giusto ricominciare come prima, che questa pausa vada usata, che questa opportunitá sia colta. Abbiamo capito che il costo ed il valore sono cose diverse.
È il momento di Pensare, Pianificare, Progettare e, al momento giusto, mettere in Pratica.
Quattro P che ci devono fare compagnia ora e nella fase di rinascita.
Pensare
“Necessity is the mother of Invention”. La necessità è la madre dell’invenzione.

Ognuno di noi ha un bisogno: un’idea, un lavoro da finire, qualcosa da sistemare, un progetto incompiuto, un sogno da realizzare o soltanto la voglia di ritrovarsi migliori, alla fine di questa esperienza. Come Stati e società, abbiamo lo stesso problema/opportunitá, sta a noi decidere chi vorremo essere dopo il Covid-19. É il momento di pensare e analizzare. Dobbiamo capire se e cosa dobbiamo migliorare. Come suggerisce il grafico: trovo uno scopo! Questa è la vera fase creativa in cui tutto il potenziale che abbiamo può emergere.
“Ci vogliono impegno e passione per capire a fondo qualcosa; bisogna masticarla, non limitarsi a ingoiarla. La maggior parte della gente non si concede il tempo per farlo. La creatività è la capacità di collegare le cose.” Questo era il pensiero di Steve Jobs. Direi che il tempo non ci manca.
Progettare e Pianificare

Una volta che sappiamo il cosa, ci serve il come. Come posso attuare il cambiamento che ho in mente? Cosa sará necessario?
Il progetto è il mio mestiere. Come architetto questa parola ha un grande valore emotivo, simbolico e pratico. Il progetto, insieme al piano, sono una strategia per ció che dovremo fare.
Tutti vediamo la difficoltá di chi oggi deve agire senza aver previsto, capito, progettato e pianificato una pandemia. Gli esperti avevano messo in guardia, ma chi di dovere preferí non ascoltare. Per questo alcuni devono agire oggi, improvvisando. Quando era il tempo di pensare, progettare, pianificare e prevenire, nessuno fece niente e qualcuno fece altro. Non possiamo fare lo stesso errore. Oggi, noi che possiamo, dobbiamo occuparci di progettare il futuro.
Per questo il secondo passo, dopo aver capito le nostre esigenze, è quello di contattare un esperto di progettazione. Qualcuno che abbia studiato, rispetto all’argomento che abbiamo a cuore, come migliorare per ottenere il risultato che vorremmo. In questo momento i locali, le scuole e gli uffici sono chiusi. Anche le strade oggi sono percorse da pochi veicoli. Di pochi giorni fa la notizia del crollo di un ponte a La Spezia. Non è forse il momento di affidare a degli ingegneri l’incarico di dirci quali lavori svolgere per risistemare le infrastrutture italiane? Le scuole, poi, probabilmente non riapriranno prima di Settembre. Il momento per capire come adeguarle al futuro della formazione è adesso. Probabilmente se cogliessimo (lo Stato) questa opportunità, potremmo anche occuparci di come integrare l’insegnamento da remoto, ora che l’abbiamo appreso in epoca di Covid-19. Questo atteggiamento permetterebbe di non bloccare completamente il paese e di prepararlo per una ripartenza intelligente.
La stessa opportunitá è offerta ai ristoranti, agli hotel ed ai bar. Oggi sono chiusi e quelli che riapriranno, per via delle misure di sicurezza e delle distanze minime, lo faranno al minimo delle loro capacitá. Ora possiamo pensare a come migliorare i locali, aumentare i posti disponibili, rendere piú piacevole ed invitante il servizio. Dopo no. Dopo bisognerá lavorare. Chi non avrá colto questa opportunità, si troverá esattamente come quando tutto si è fermato. Ad invogliarci a percorrere questa strada, deve aiutarci il fatto che i governi stanno pianificando aiuti per diversi settori. Probabilmente una parte di questi fondi potrá essere usata per i lavori di adeguamento delle strutture.
Nel precedente articolo ho messo in evidenza come una buona strategia possa farci superare momenti di difficoltá, come quelli che stiamo vivento.
Non tutti sanno progettare e sono pianificatori. Il progetto non è solo prerogativa dell’architettura. Un progetto puó riguardare la crescita personale, un nuovo sito web, una nuova proposta di legge per il paese. Il progetto deve diventare parte della nostra vita per il futuro prossimo, e ogni progetto deve essere svolto da chi di competenza. Se non sei un progettista, fatti da parte: avrai la tua occasione ma non ora.

Perché un progetto possa essere realizzato, serve un piano. Il piano è la strategia che useremo per mettere in pratica quanto abbiamo fin qui elaborato. Un esempio di piano é il “business plan”, documento che descrive il progetto imprenditoriale. Comprende: obiettivi, strategie, vendite, marketing e previsioni finanziarie. Si tratta delle misure concrete che porteranno l’idea verso la sua realizzazione. Un buon piano prevede sempre piú opzioni e questo lo rende vincente. Conoscere i rischi, ponderare le alternative ed avere una exit strategy, ci mette al sicuro. Il pianificatore deve essere capace di immaginare il futuro e, come uno scacchista, deve essere in grado di vedere le criticitá, prevederle, anticipare e disporre le adeguate contromosse.

Mettere in pratica
Questa forse è la parte piú difficile. É difficile per un singolo ed è difficile per la societá. Per mettere in pratica, bisognerá operare delle scelte coraggiose, le stesse che abbiamo messo nero su bianco sul nostro piano. Questo non deve spaventarci. Se abbiamo avuto cura di affidare il lavoro a dei professionisti nelle fasi che loro competono, si tratterá di capire quale sia il momento opportuno per agire. Sará necessaria la volontá ed il coraggio. Ma se siamo arrivati fin qua, la volontá non ci manca. Ed il coraggio sará lo stesso coraggio che stiamo dimostrando ogni giorno nell’affrontare una crisi che non immaginavamo ma che ci permetterá di migliorare. Avete mai avuto un’opportunitá piú grande?
Ricapitoliamo
Fase 2 senza un piano:
- Incrocio le dita.
Fase 2 con un piano:
- So cosa devo fare.
- So come farlo.
- So dove prendere i soldi che mi serviranno.
- So quanti soldi mi serviranno.
- So chi lo fará con/per me.
- So quando lo faró e quanto durerà.
- So che benefici porterà.
- So quando ripagheró l’investimento.
- So cosa aspettarmi.
- Sono Felice!
